Abstract
While the terms adipose and lipid are derived from Latin and Greek and relate to the material properties of the oily matter that contribute to corpulence, the term fat, which is Anglo-Saxon, is related more to a filling of a container or vat. In the first English dictionary of the 18th century, Samuel Johnson interpreted fat as “full-fed” as well as “to be wealthy.” He also described fat as “an oily and sulphureous part of the blood; deposited in the cells of the membrana adiposa from the innumerable little vessels which are spread among them.” In some of the earliest literature on fat, this theme of fat as a filling material recurs. One of the earliest anatomical descriptions by Bichat1 noted how the fat pad of cachectic children resisted the usual “emptying” that characterizes emaciation. Most descriptions of the adipose tissue recognize that it is a container or store. Well known in the blubber industry for centuries, in some animals, the adipose tissue stores an enormous quantity of oil. Anatomical studies of this were described in 1968 by Owen.2
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https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0738081X89900382
Lo sviluppo del tessuto adiposo e la sua relazione con il sistema vascolare
Estratto
Mentre i termini adiposo e lipide derivano dal latino e dal greco e si riferiscono alle proprietà materiali della materia oleosa che contribuiscono alla corpulenza, il termine grasso, di origine anglosassone, si riferisce piuttosto al riempimento di un contenitore o di una vasca. Nel primo dizionario inglese del XVIII secolo, Samuel Johnson interpretò il termine grasso come “sazio” e “ricco”. Egli descrisse anche il grasso come “una parte oleosa e solforosa del sangue, depositata nelle cellule della membrana adiposa dagli innumerevoli piccoli vasi che sono sparsi tra di esse”. Il tema del grasso come materiale di riempimento ricorre in alcune delle prime pubblicazioni sul grasso. Una delle prime descrizioni anatomiche di Bichat1 notava come il cuscinetto adiposo dei bambini con cachessia resistesse al consueto “svuotamento” che caratterizza la cachessia. La maggior parte delle descrizioni del tessuto adiposo riconosce che si tratta di un contenitore o di un deposito. Ben noto da secoli nell’industria del blubber, in alcuni animali il tessuto adiposo immagazzina un’enorme quantità di olio. Studi anatomici su questo aspetto sono stati descritti nel 1968 da Owen.2
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https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0738081X89900382
Author: Terence J. Ryan,Sergio B. Curri
Publication: Clinics in Dermatology
Publisher: Elsevier
Date: October–December 1989
Copyright © 1989 Published by Elsevier Inc.